Quando ho intrapreso la carriera di professionista editoriale ho messo in conto che non finirò mai di studiare. Perché l’editoria è un mondo in continuo movimento. Perché anche la lingua italiana lo è. Perché se ho deciso di lavorare con i libri è evidente che li amo e quindi non mi stancherò mai di saperne di più.
Mi sono chiesta spesso quali fossero i libri fondamentali per me, professionista editoriale. Facendo corsi e confrontandomi con chi fa il mio stesso mestiere, piano piano mi sto creando una piccola biblioteca degli essenziali. Libri tecnici, grammatiche, libri che parlano di libri, libri che parlano di editoria. Libri che leggo, studio, sfoglio, scarabocchio ogni giorno.
In questo articolo vedremo quali sono, secondo il mio parere, quelli di cui un professionista editoriale non può proprio fare a meno.
Vediamoli!
1- Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria di Luca Serianni, edito da Utet Università
Un librone immenso, studiato per l’esame di grammatica italiana all’università e mai più abbandonato. Credo di andarci a cercare qualcosa ogni giorno.
Un librone talmente ben strutturato da potervi ritrovare dentro qualunque domanda mi attanagli. Non costa poco (siamo su 35-40 euro, se non sbaglio), ma posso garantirti che è il lasciapassare per l’italiano. Soldi ben spesi.
2- Il nuovo manuale di stile di Roberto Lesina, edito da Zanichelli
Un testo che potrebbe rispondere a molte delle domande che noi, poveri correttori di bozze, ci facciamo quotidianamente: “Ma re/principe/sindaco si scrivono con la minuscola o con la maiuscola?”, oppure “Come abbrevio decreto legislativo?” o ancora “Meglio quattrocentocinquanta chilometri o 450 km?”.
Un libro scritto fitto fitto, diviso per argomenti ed estremamente semplice da consultare. L’ho riempito di appunti, foglietti e segnapagina. L’ho reso ‘vissuto’, come ogni libro utile dovrebbe essere.
3- Questione di virgole. Punteggiare rapido e accorto di Leonardo G. Luccone, edito da Laterza
Questo libro non è un comune manuale sul corretto uso della punteggiatura. Sì, è vero, ci sono gli spiegoni, tanti esempi e anche gli esercizi. Ma soprattutto traspare un amore sconfinato dell’autore per la virgola e tutti i suoi compagni.
A pagina 17 troviamo scritto: «La lingua va coltivata, giorno dopo giorno. È un atto di amore organico. È un atto di passione. È un atto civile». Credo non serva aggiungere altro, vero?
4- Scrivere e autopubblicarsi di Davide Moroni, edito da Editrice Bibliografica
Questo è un testo utile al professionista editoriale, certo, ma anche – forse soprattutto – agli autori che vogliono autopubblicarsi.
Il bello di questo libro è che, accanto all’illustrazione di tutti i passaggi necessari, le spiegazioni e i consigli utili, troviamo ‘la storia’ di un libro autopubblicato dall’autore. Per ogni passaggio verso l’autopubblicazione (prima stesura, revisione, editing, correzione di bozze, impaginazione ecc.) Moroni spiega cosa ha fatto e cosa invece avrebbe dovuto fare per evitare gli errori commessi.
Ci sono immagini chiare, spiegazioni dettagliate delle varie lavorazioni necessarie, simulazioni dei relativi costi, tanti consigli, risorse utili e persino una breve guida all’impaginazione su InDesign.
Un libro completo e di facile consultazione, in cui i miei famosi segnapagina hanno trovato tanti posticini dove vivere.
5- La correzione di bozze di Ferdinando Scala, edito da Editrice Bibliografica
Ecco un testo fondamentale se si vuole diventare professionista editoriale, ma soprattutto correttore di bozze.
A dire la verità, però, è utile anche se si vuole capire meglio questa figura e perché è tanto importante (spoiler: non corregge solo i refusi e gli errori di grammatica).
Nelle sue pagine, infatti, troviamo prima la storia della professione e poi ci addentriamo nel fondamentale ruolo che ricopre all’interno della filiera editoriale. È un testo con una concezione un po’ vecchiotta, è vero (è strutturato per la correzione su cartaceo e non a video), ma questo non toglie nulla alla sua esaustività.
Pieno zeppo di esempi e di esercizi, è un’ottima palestra per imparare a usare i simboli della correzione di bozze che, non si sa mai, potrebbero sempre servirci. E basta avere un po’ di elasticità per immaginare tutto questo su un pc.
Edit: quanto detto finora riguarda la vecchia edizione. Qualche mese fa è uscita quella aggiornata, che io non ho ancora preso. Ti aggiornerò con le mie considerazioni non appena la leggerò.
6- Il viaggio dell’eroe di Christopher Vogler, edito da Dino Audino Editore
Qui siamo davanti a quello che è considerato La Bibbia per tutti coloro che vogliono avere a che fare con la scrittura creativa.
Sia che si voglia scrivere un libro, sia che lo si voglia correggere o editare, questa lettura è imprescindibile. E lo è perché mette nero su bianco la struttura narrativa di ogni storia: il viaggio dell’eroe, appunto.
Cioè, ogni storia (da Cenerentola a Shining, da Pinocchio a Sister Act) si svolge secondo una determinata struttura sempre uguale da quando esistono le storie (sintetizzando moltissimo): il/la protagonista vive in un mondo ordinario che viene stravolto da qualcosa. Lui/lei dovrà fare fronte a questo sconvolgimento incontrando nemici e alleati e superando prove sempre più difficili, fino a quella centrale, dove otterrà una ricompensa che porterà con sé nel suo ritorno al mondo ordinario (che non è più lo stesso perché lo stesso eroe è cambiato).
Il libro ci accompagna nella comprensione di queste tappe (12 in tutto) tramite la narrazione di una storia: Il mago di Oz, esempio perfetto di viaggio dell’eroe. Alla fine di ogni capitolo ci sono degli esercizi da fare e, volendo, anche dei titoli di film da guardare per capire meglio di cosa stiamo parlando.
Insomma. Né un professionista editoriale né un autore può farne a meno.
7- I meccanismi dell’editoria di Roberto Cicala, edito da il Mulino
Questo testo è molto utile a tutti coloro che vogliono capire un po’ meglio il mondo dei libri e le sue dinamiche perché spiega come funziona la filiera editoriale, dalla stesura del libro fino alla sua vendita.
È vero, è incentrato quasi esclusivamente sull’editoria tradizionale e lascia poco spazio all’illustrazione del self-publishing e del professionista editoriale freelance. Credo sia lo stesso importante, però, conoscere i meccanismi che regolano l’ideazione, la produzione, la vendita e la promozione del libro.
Molto molto interessanti sono gli inserti con aneddoti e curiosità su grandi editori, scrittori famosi, enormi flop, litigi per la scelta dei titoli…
Insomma, un po’ di sano gossip che alleggerisce una lettura non semplice e a tratti un po’ noiosa, ma senza dubbio utilissima se vuoi essere un professionista editoriale preparato.
8- Story. Contenuti, struttura, stili, principi per la sceneggiatura e per l’arte di scrivere storie di Robert McKee, edito da Omero Editore
Utile a chi ha che fare con la scrittura creativa: professionista editoriale o scrittore poco importa.
È un bel malloppo di quasi 400 pagine (e di formato grande, direi che saranno almeno 500 di un formato standard), ma la lettura è molto piacevole e scorre davvero bene.
McKee è uno sceneggiatore, quindi il libro è incentrato soprattutto sulla scrittura per il cinema, ma (quasi) tutto quello che vi si trova può essere applicato al romanzo, per esempio. In particolare, è importante per la struttura del testo: l’autore suddivide qualunque storia in 5 parti (ti ricorda il viaggio dell’eroe? beh, più o meno) universali.
Ma non solo: si parla di ritmo, personaggi, show don’t tell, climax, ambientazione… tutto quello che c’è da sapere per realizzare una storia che si regga sulle sue gambe.
Il libro è ben scritto e a rendere il tutto ancora più semplice e piacevole da leggere ci sono tantissimi esempi che arricchiscono la parte teorica.
Secondo me un libro imprescindibile per chiunque voglia raccontare.
9- Manuale di redazione di Mariuccia Teroni, edito da Apogeo
Questo è un libro che può servire all’eliminazione di molti dubbi che attanagliano sempre il professionista editoriale riguardo l’uniformazione dei testi. Inoltre svela anche qualche curiosità sul mondo ‘libresco’.
Non lo nego: per certe domande sull’uniformazione di maiuscole, numeri, note, bibliografia ecc. la mia prima scelta rimane sempre il mio amatissimo Il nuovo manuale di stile di Zanichelli. Questo, però, può andare a integrare quelle poche cose che sullo Zanichelli non ci sono o non sono chiare.
La cosa che più amo di questo libro, invece, è l’ironia usata per i titoli di capitoli e sottocapitoli:
‘Testo, testo delle mie brame’, ‘Tutto a posto, niente in ordine’, ‘Finché la carta va’, ‘Stampa che ti passa’, ‘Lo stile non è acqua’… un modo carino per farsi leggere e incuriosire il professionista editoriale, che ama sempre i giochi di parole.
10- Dialoghi. L’arte di far parlare i personaggi nei film, in tv, nei romanzi, a teatro di Robert McKee, edito da Omero Editore
Il libro è la prosecuzione naturale di Story. Che i due libri siano legati è chiaro già dalla copertina, dove c’è scritto a caratteri cubitali: ‘dall’autore di Story’.
In effetti, se non si è letto Story, molti capitoli potrebbero risultare poco chiari. Altri sono addirittura ripresi pari pari dal primo. Il mio consiglio, quindi, è di leggerlo come ‘seconda puntata della story’. Eh eh.
In ogni caso è un saggio interessante e godibile, con molti esempi pratici presi sia da sceneggiature di film (soprattutto) sia da romanzi.
Non so tu ma io, da lettrice, se non sono convinta dei dialoghi di un romanzo, se non mi sembrano credibili, se li trovo raffazzonati o, peggio ancora, vere e proprie caricature del parlato, il mio voto personale su quello che sto leggendo crolla senza possibilità di appello.
Imparare a scriverli, dunque, è una delle carte che ogni autore deve sapersi giocare bene. Proprio come un vero professionista editoriale deve saper riconoscere quando sono buoni. E questo libro può aiutare entrambi.
11- Master di scrittura creativa di Jessica Page Morrell, edito da Dino Audino Editore
Come si costruisce un cliffhanger? Cosa sono e come si distinguono tema e premessa? Bisogna sempre usare prologo ed epilogo? Come scrivere descrizioni accattivanti e non noiose?
Questo libro, suddiviso in capitoli brevi e sottocapitoli, risponde a queste e a molte altre domande che chi scrive (ma anche il professionista editoriale) deve porsi ogni volta che prende in mano la penna (o la tastiera del pc). Accanto alla parte teorica, ha anche degli esempi pratici presi da libri e film.
Secondo me è da tenere sempre a portata di mano.
12- On Writing di Stephen King, edito da Sperling & Kupfer
Il libro è un vero gioiello, ricco di spunti e di consigli utili sia per una professionista editoriale, come me, che per chi scrive, come te.
A partire dalle sue esperienze personali – i primi racconti, le esperienze come redattore, i no ricevuti, i primi successi e poi la fama – il Re ci mostra (sì, mostrare è il verbo giusto: show, don’t tell!) come scrivere con uno stile personale e istintivo, ma senza dimenticare le tecniche di narratologia. E se King ci dice che gli avverbi in -mente disturbano la lettura o che non si può andare a caso ma bisogna creare almeno una bozza di struttura, mi sa che bisogna crederci.
Non so quanti segnapagina ho usato, avrei voluto sottolinearlo tutto perché ogni pagina è piena zeppa di consigli utili.
13- Lezioni di scrittura creativa a cura del Gotham Writers’ Workshop, edito da Dino Audino editore
È un libro breve (sono 160 pagine), ma racchiude tutto quello che è importante sapere: show don’t tell, punto di vista, dialoghi, costruzione dei personaggi, ambientazioni, perché e come un autore deve revisionare il suo scritto prima di mandarlo all’editor e… dulcis in fundo, come presentarsi alle case editrici.
Ogni capitolo è dedicato a un tema diverso e ci sono sia la teoria sia la pratica: la spiegazione, gli esempi di scrittori famosi e gli esercizi da fare.
Insomma, 160 pagine davvero dense (e scritte in modo scorrevole) che consiglio al professionista editoriale come me, ma soprattutto a chi scrive.
14- L’arco di trasformazione del personaggio. Come e perché cambia il protagonista di una grande storia, di Dara Marks, edito da Dino Audino editore
Ti avverto subito: non è un libro facile.
Prima di tutto perché è scritto molto piccolo e ci sono veri e propri muri di testo lunghi pagine e pagine. E poi, secondo me, devi avere già una base di narratologia o molti dei concetti espressi ti risulteranno astrusi, visto che l’autrice li considera già assimilati.
Detto questo, ti consiglio di leggerlo perché puoi scrivere la più bella storia del mondo, ma se i personaggi non convincono, non evolvono con e nella storia, non crescono con lei, il tuo sarà sempre un libro un po’ zoppo e chi lo legge penserà ‘bello ma…’.
Spero, con queste poche righe, di averti incuriosito. Ti consiglio di tornare a leggere questo articolo ogni tanto, perché mano a mano che troverò testi interessanti li aggiungerò.
Se invece hai dubbi o domande, una sinossi da scrivere o un testo da correggere o migliorare, puoi scrivermi qui. Ti aspetto!
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