Quando mi contattano perché hanno bisogno di una professionista editoriale che lavori al loro dattiloscritto, la prima cosa che i potenziali clienti mi domandano è proprio: «Quanto costa editare un libro?». E io rispondo sempre: «Dipende». A questo punto, dall’altra parte arriva ogni volta un silenzio imbarazzato, come se si stessero chiedendo: «Ma questa che lavoro fa? Possibile che non lo sappia?».
E io li capisco. Siamo abituati a una società in cui tutto ha un costo preciso. Persino le prestazioni sanitarie hanno un listino prezzi. E invece le lavorazioni editoriali no, o almeno non dovrebbero averlo. Ma perché? Te lo spiego sotto.
I 5 motivi per cui alla domanda «Quanto costa editare un libro?» ti rispondo sempre che non lo so
Innanzitutto mi sembra doveroso dirti, se tu non lo sapessi, che le professioni editoriali non hanno un Albo. Non esiste cioè un ‘registro’ in cui i professionisti si iscrivono per l’abilitazione alla professione, come succede invece per gli avvocati o i commercialisti, per esempio.
Questo cosa significa? Che chiunque, anche un semianalfabeta, potrebbe spacciarsi per editor, correttore di bozze, impaginatore ecc. E, in effetti, dalle schifezze che si vedono pubblicate, non mi sento di escludere questa possibilità.
Per chi scrive, quindi, diventa difficile destreggiarsi in quella che ormai è una vera e propria giungla di annunci, proposte, gare di prezzi al ribasso. Sono sicura che ognuno di questi pseudo-editor, se tu gli chiedessi quanto costa editare un libro, ti darebbero un prezzo preciso. E quasi sicuramente irrisorio rispetto a quello di una professionista come me che si è formata, ha studiato, continua a farlo ogni giorno e lo farà sempre. E, nel frattempo, edita e corregge. E ha capito che il costo dell’editing dipende da almeno 5 fattori fondamentali:
- Tipo di editing: il tuo testo ha bisogno di un editing strutturale (che riguarda la struttura, lo sviluppo della trama, la caratterizzazione dei personaggi ecc.) o di un editing stilistico (che si concentra sulla lingua e lo stile)?
- Lunghezza del dattiloscritto: il costo di solito è calcolato a cartella (1 cartella = 1800 battute, cioè caratteri, spazi inclusi). Più è lungo e più spenderai. Io di solito, però, per i testi superiori alle 500 cartelle faccio sempre uno sconticino. Un po’ come quando in palestra ti fanno lo sconto sull’abbonamento annuale rispetto al mensile: è giusto che chi usufruisce di un servizio più consistente in proporzione paghi meno di chi ne utilizza uno più piccolo.
- Genere e complessità: alcuni generi, come la saggistica o i romanzi storici, possono richiedere ricerche più approfondite e un lavoro più complesso che influenzano per forza i costi e i tempi necessari. Nella saggistica, per esempio, spesso c’è da controllare fonti e citazioni, nei romanzi storici date, fatti realmente accaduti, nomi di persone esistite.
- Tempistiche: se hai bisogno di un editing urgente, potresti dover pagare un sovrapprezzo. Mi sembra sacrosanto, se dovrò occuparmi del tuo testo anche nel fine settimana per rispettare le tue esigenze. No?
- Eventuali servizi aggiuntivi: ti serve solo l’editing o hai bisogno anche della correzione di bozze? E per l’impaginazione come sei messo? Hai già chi ti disegnerà la copertina? Sai come acquistare un ISBN? Caricherai da solo il tuo libro sulle piattaforme di vendita o ti serve qualcuno che ti segua nella procedura? Io, grazie a un team di professioniste che collaborano con me al mio Metodo dal manoscritto al libro, posso seguirti durante tutto il processo fino alla pubblicazione.
Leggi anche: I testi nel cassetto fanno la muffa. Metodo dal manoscritto al libro: cos’è, perché è nato, come funziona.
Come faccio io a farti un preventivo. Ti racconto un episodio recente
Arrivato a questo punto, avrai capito che la tua domanda «Quanto costa editare un libro?» non ha una risposta facile, né univoca. Che entrano in gioco così tanti fattori che farti un preventivo non è così veloce come sembra.
E quindi io come faccio? Semplice: dopo la nostra prima chiacchierata, mi mandi il tuo testo (tranquillo, non me ne approprierò. Leggi qui se non ti fidi) e io… lo leggo tutto dall’inizio alla fine due volte. Solo dopo ti farò un preventivo per l’editing.
Ti vedo che ti arrovelli per capire il senso di questa scelta: perdo giorni a leggere un testo senza avere la certezza di poterci lavorare? Beh… Nì.
Nel senso che la mia lettura, e te lo dico la prima volta che ci sentiamo, è una lettura professionale che sfocerà in una scheda di valutazione (ti consiglio di leggere quest’articolo dove ne parlo in modo approfondito e ti spiego cos’è e come funziona). Il prezzo di questo servizio, poi, te lo scalerò dal totale dell’editing, quindi è come se fosse gratuito. Ma solo se deciderai di continuare questo percorso insieme.
Questo è un passaggio fondamentale per te e per me: a te permette di sapere a che punto sei, dove migliorarti e dove invece stai lavorando bene. Praticamente farai un mini-corso di scrittura creativa. A me, invece, permette di capire (e spiegarti) esattamente il tipo di intervento che ti servirà e il tempo necessario.
Tadà! Improvvisamente mi diventerà facilissimo dirti quanto costa editare un libro. Il tuo libro, per l’esattezza.
Ti dico invece cosa può succedere senza una scheda di valutazione. Qualche giorno fa, mi ha contattato una persona che non ha voluto in nessun modo la scheda. Ha voluto subito un preventivo per l’editing. Gliel’ho fatto, ma sono dovuta rimanere alta con il prezzo: se non so cosa mi aspetta, è normale che faccia così. Non posso mica permettermi di lavorare per mesi a un testo rimettendoci. Giusto? Giusto.
Indovina com’è andata a finire? Che questa persona è scomparsa dopo il preventivo (sarebbe stata buona educazione rispondere, anche in modo negativo, ma vabbè, lasciamo cadere qui il discorso). Me lo aspettavo, ovvio. E immagino anche che abbia pensato: “Ammazza, quanto è cara questa! Ma quanto costa editare un libro?”. E nemmeno io sono soddisfatta della conclusione della trattativa: a parte il lavoro sfumato, non ho potuto occuparmi di un testo che poteva rivelarsi molto interessante, visto l’argomento.
Ecco perché considero la scheda di valutazione uno step imprescindibile, propedeutico all’editing vero e proprio.
Sì, ma alla fine, quanto costa editare un libro? Me lo puoi dare almeno un range di prezzo?
Sì, questo posso farlo. Dopo questa lunga chiacchierata posso dirti che se tu mi facessi la domanda: «Quanto costa editare un libro?», ti risponderei che dipende. Ma continuerei col dirti che un editing serio, fatto da un professionista, non dovrebbe costare sotto i 4 euro a cartella. Si può arrivare fino ai 10 euro, se il testo è un mezzo disastro, ma anche a 12 se l’intervento è praticamente una riscrittura.
Capirai quindi che con una forbice così ampia, per non far pagare a te più del necessario o lavorare io senza il giusto compenso, devo sapere cosa mi aspetta. E per saperlo davvero devo farti una scheda di valutazione. Non ci sono scorciatoie.
Spero di averti chiarito che la risposta alla domanda «Quanto costa editare un libro?» è molto più articolata di quello che potrebbe sembrare. Se hai ancora dubbi o se hai un dattiloscritto da editare, contattami, oppure rispondi a questo breve questionario. Sarò felice di conoscerti.
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