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La scheda di valutazione editoriale. Cos’è, perché è importante e come la strutturo io.

di Andareacapo

scheda di valutazione editoriale

Scritto da Alessia Vannini

Qualunque cosa tu abbia scritto: a mano, a macchina o al computer, che sia un libro, una tesi di laurea, un documento, un contratto, una ricerca o un diario; io sono qui per renderlo pulito, ordinato e pronto per essere presentato. A chi? Alla casa editrice dei tuoi sogni, ai tuoi lettori, al tuo relatore, al tuo cliente, ai tuoi colleghi al convegno. A chiunque. Non ci sono limiti. Ci sono solo errori da correggere. E io sono qui per questo.

30 Dicembre 2023

Tra i servizi che offro con il mio Metodo dal manoscritto al libro c’è la scheda di valutazione editoriale.

Mi sono resa conto, però, che molti dei potenziali clienti con cui parlo non sanno bene cos’è. E soprattutto non si rendono conto della sua importanza. Con questo articolo, quindi, cercherò di fare chiarezza e di spiegarti perché è un servizio su cui dovresti puntare.

 

La scheda di valutazione editoriale. Cos’è?

La scheda di valutazione editoriale è un documento utilizzato dai professionisti editoriali per valutare e dare un giudizio su un qualsiasi testo, sia esso un romanzo, un saggio, un articolo, una ricerca scientifica…

All’interno delle case editrici, di solito l’editor la compila per indirizzare l’editore e/o il responsabile di collana verso la pubblicazione o meno di un dattiloscritto che gli è stato affidato. In un contesto di selfpublishing, invece, l’editor la compila a uso e consumo dello scrittore. In entrambi i casi, dunque, la scheda di valutazione precede l’eventuale editing.

Leggi anche: Il macro-editing o editing strutturale: cos’è, a cosa serve e quanto costa.

A noi non interessa la scheda di valutazione interna alle case editrici. Concentriamoci quindi su quella che io, editor, compilerei per te, cliente.

Di solito la divido in sei parti:

  • intestazione, dove inserisco titolo del testo, autore, lunghezza in battute, i miei dati e la data della compilazione;
  • punti di forza del testo, dove metto tutto quello che secondo me funziona sia da un punto di vista strutturale sia stilistico;
  • punti di debolezza del testo. Questa parte è fondamentale per l’autore: è bene riportare i punti esatti del testo in cui abbiamo riscontrato gli errori (esempio: gestione sbagliata del punto di vista: pag. 87 da ‘Giuseppe si spostò’ a ‘non voleva più vederla’). Io, per evitare di riportare elenchi infiniti di numeri di pagina e parti del testo, procedo in un altro modo, ma te ne parlerò meglio nella parte Come la strutturo io;
  • suggerimenti di editing, dove spiego nel dettaglio cosa fare per migliorare i punti di debolezza;
  • suggerimenti di correzione di bozze, dove elenco gli errori grammaticali, di battitura, ortografici ecc. più diffusi nel testo;
  • giudizio finale dell’opera, dove esprimo, senza mezzi termini, cosa penso del tuo testo. Ti dirò, cioè, in tutta sincerità se ha bisogno di un editing bello pesante, se al contrario va già piuttosto bene o se, invece, servirebbe un miracolo. Non serve che ti dica cose non vere, giusto? Ne andrebbe della mia professionalità, del tuo tempo e dei tuoi soldi.

È chiaro che per redigere una scheda di valutazione editoriale così dettagliata serve tempo: prima occorre leggere con molta molta attenzione il testo (almeno due volte) e solo dopo si può procedere alla sua stesura. Parliamo quindi di qualche settimana, a seconda della lunghezza dello scritto.

 

La scheda di valutazione editoriale. Perché è importante?

Credo che tu l’abbia già capito, ma nel caso non fosse così te lo dico io. La scheda di valutazione editoriale è fondamentale per capire a che punto sei, a cosa puoi aspirare, quali sono gli errori che fai di solito e come rimediare.

Se segui le indicazioni contenute, sarà come fare in un colpo solo un piccolo corso di editing e uno di scrittura creativa. Il tutto… gratis. Sì, hai capito bene. Però, aspetta, mi spiego meglio.

Una volta che l’avrai ricevuta, puoi prendere tre strade:

  1. Affidarti a me. In questo caso procederemo insieme, passo passo, capitolo per capitolo. Non sarò io a riscrivere il testo, ovvio. Il testo è tuo e tuo deve rimanere. Ma le tue revisioni saranno riviste da me, te le rimanderò insieme alle mie e ai miei commenti e tu lo revisionerai di nuovo. E così via, finché non saremo, anzi sarai pienamente soddisfatto.
  2. Seguire le mie istruzioni e revisionare il testo da solo al meglio delle tue possibilità e dopo tornare da me per un editing che, a quel punto, dovrebbe, almeno in teoria, essere più leggero e quindi meno gravoso sia da un punto di vista economico sia di tempo necessario.
  3. Addirittura potresti anche fermarti: rivedere il testo da solo come meglio puoi e procedere con la pubblicazione. Nessuno te lo vieterebbe, anche se… Bah. La vedrei come un’occasione per migliorarsi buttata via.

Nei casi 1 e 2, ti scalerò il costo della scheda di valutazione dall’editing che ti farò, quindi ti verrà gratis. Facciamo un esempio. Hai un manoscritto di 200 cartelle editoriali. Di solito, per una scheda di valutazione per un testo di questa lunghezza prendo 250 euro. Mettiamo che poi ti dica che ti serve un editing da 6 euro a cartella (1200 euro totali). L’editing non ti costerà 1200 euro ma 950. Perché? Perché conosco già molto bene il tuo testo (ricordi? L’ho già letto almeno due volte!) e quindi so già dove intervenire. Non sarebbe corretto né professionale farti pagare il servizio per intero.

Se vuoi approfondire leggi anche La revisione del testo non è un costo. Ti spiego perché.

 

La scheda di valutazione. Come la strutturo io

Veniamo al nostro caso specifico. Mi hai chiesto una scheda di valutazione editoriale. Cosa dovrai aspettarti da me? Niente di più niente di meno di quello che ti ho scritto sopra, solo che la vedrai un po’ colorata e insieme ti rimanderò anche il tuo testo. Parlando con alcune colleghe, infatti, mi sono resa conto che usare un colore diverso per ogni problema facilita molto il compito sia a me sia a te.

Funziona così: sul tuo testo evidenzierò di verde i punti di vista sbagliati, di rosa le parti raccontate e non mostrate, di rosso i cliché e così via. Sulla scheda di valutazione editoriale, quindi, non ti elencherò tutte le pagine in cui hai fatto lo stesso errore ma ti dirò i colori che dovrai cercare sul testo per rimediare e come farlo. Risparmieremo un sacco di tempo tutti e due!

Spero di averti chiarito le idee sull’importanza della scheda di valutazione editoriale. Ricorda che è solo uno degli step del mio Metodo dal manoscritto al libro. Il primo in assoluto è conoscerci. Se vuoi, contattami oppure rispondi al questionario che trovi qui per fissare una call gratuita. Sarò felice di capire quali sono le tue esigenze e di studiare con te una strategia per la pubblicazione del tuo testo nel cassetto.

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